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DELLO "SPAZIO INTERIORE" O "CENTRO D'INTIMITA'"

SECONDO LA FILOSOFA SPAGNOLA MARIA ZAMBRANO (1904-1991) "Una volta , prima di essere spazzato via dall'io cartesiano, c'era qualcosa chiamato anima, che noi ora immaginiamo come questo spazio interiore, come questo regno personale, tesoro in cui si custodiscono le possibilità nascoste e imprevedibili di ognuno, il suo regno segreto. Questo spazio fu cancellato e al suo posto apparvero i 'fatti psichici' o gli 'atti di coscienza'. Tutta la realtà, qualunque fosse la sua maniera d'essere, doveva essere fondata e legittimata in un atto di coscienza e lo deve ancora. E' la legittimità, l'esistenza, la realtà. E' lo psicologismo conseguente al cartesianesimo. L'anima antica, invece, anche in una filosofia così razionalista, così estranea a misticismi di ogni sorta come quella di Aristotele, diceva che 'l'anima è come una mano' e anche che 'l'anima è in un certo modo tutte le cose'. Qualcosa, una specie di luogo, di sed...

ELEGANZA

L'abito scivola sul corpo, lo accarezza; non lo aggredisce, non lo costringe, non lo spara contro l'occhio; piuttosto, invita l'occhio ad addolcirsi in un moto delicatamente estetico di ammirazione. Si favorisce così la contemplazione e non l'esaltazione dell'azione, immediata, in cui il desiderio implode, muore prima di maturare e fiorire. Ricca è, infatti, l'esperienza del desiderare in cui si intrecciano le arti della memoria e dell'immaginazione. 29.07.08 LG
LIBERTA' E' ANCHE SCEGLIERE DI NON ESIBIRE IL CORPO IN UN MONDO CHE LO MERCIFICA. L.G.

IL DIALOGO TRA PIACERE E DOLORE

Il piacere è la nostra forza, la forza che ci permette di lasciare che il dolore ci trasformi. C'è una dimensione propria della condizione umana che non sopporta la visione riduttivista biologica, la quale intende la vita come attrazione per ciò che procura piacere e repulsione per ciò che procura dolore. Non a caso l'incapacità di coniugare piacere e dolore ha contraddistinto la polemica tra Freud e Reich; ognuno dei due colse solo una parte di questa polarità esistenziale basilare per la condizione umana. Si era all'inizio del '900, il periodo in cui vennero impostate le questioni su cui ancora lavoriamo. Freud poneva l'accento sul dolore, il prezzo da pagare per la civiltà, Reich, invece, lo poneva sul piacere, affermando la possibilità di un ritorno alla natura. En passant, diciamo che si ritrovavano impelagati nell'opposizione culturale tra "natura" e "cultura". Cosa può mettere in dialogo l'esperienza del piacere con l'esperienz...

LASCIARSI SORPRENDERE

Dedicato a chiunque sia aperto/a alla vita. La frase magica è: "Lasciarsi sorprendere." Niente è come l'avevi immaginato. Ci vorrà ben altro, ci vorrà un'immaginazione di livello più alto, molto più alto per cogliere l'occasione che la vita ti offre, qualunque occasione. Un'immaginazione che non controlla, ma s'inginocchia davanti al manifestarsi dell'inaspettato/a. Le cose più importanti ti capiteranno per caso, quando meno te l'aspetti, quando non ti eri preparato/a, dove non le cercavi. Le cose più importanti non sarai tu a deciderle, accadranno e basta. E se non sarà così, vorrà dire che non sono veramente importanti, ovvero non ti cambieranno dentro. Dovrai imparare a lasciarti sorprendere, e ci vorrà tutta la vita. La smetterai di cercare quello che credi già di conoscere. E quello che conosci ti apparirà, d'un tratto, del tutto nuovo e indomabile. La persona che ti sconvolgerà la vita sarà ben diversa da quello che avevi pensato, anche s...

BISOGNO E DESIDERIO

Contributo ad un'educazione sentimentale. Ho bisogno di te per non morire, ho desiderio di te per lanciarmi oltre la morte. Ho bisogno di te per costruire la casa-tempio, l'accampamento nel deserto. Ho desiderio di te per restare aperto/a al vento dell'essere, al mare dell'essere, fino a farmi portare via come granello di sabbia, come goccia lucente, piccolo orgoglio dell'onda. Il soddisfacimento del bisogno crea le mie radici e i miei confini, il desiderio scompiglia i confini e capovolge le radici. Quanto ho bisogno del desiderio, quanto desidero il bisogno? L'arte di vivere consta anche di un esercizio infinito di dosaggio quotidiano del bisogno e del desiderio. Mi ripeto le due parole separatamente, le lascio risuonare nell'oracolo del corpo, e ascolto le sfumature sensorie-emotive che si dispiegano, con il loro correlato di scenari intessuti dai ricordi e dalle fantasie. Il bisogno è un'esperienza della vita che combatte ed esorcizza la morte. Il de...

CORPO-SIMBOLO-MISTERO

I miei studi filosofici sono andati in parallelo con la mia partecipazione al movimento delle donne, a tutto questo si è aggiunta, dopo la laurea, la formazione in Analisi Bioenergetica. La mia giovinezza si è abbeverata a queste fonti, mi considero fortunata per questo. Al giro di boa dei trent'anni, èbalzato in primo piano il rapporto con i simboli, con il linguaggio simbolico e il suo impatto sull'immaginazione come motore diorganizzazione psico-corporea. Il "corpo emozionale" mi si è rivelato"corpo simbolico". Ho cominciato a respirare dentro un "grande senso" che aveva a che fare col "mistero" come dialogo degli opposti. "Corpo","simbolo", "mistero" sono così diventati per me concetti profondamente connessi. In particolare, mi è apparso chiaro come il linguaggio simbolico sia l'unico modo di dire l'indicibile, di comunicare il rapporto tra gli opposti, quindi, il mistero, senza stravolgerlo, senz...