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BIOENERGETICA E PENSIERO CRITICO: MARX E NIETZSCHE SULLO STESSO SCAFFALE?

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  Warum nicht? Perché no? Sembra proprio che sia così, che ci possano stare secondo una recente tendenza del pensiero critico. Mentre approfondivo la matrice nietzscheana del movimento per la riscoperta del corpo, mi sono imbattuta in questa tendenza, proprio alla fine di questo anno in cui cade il bicentenario della nascita di Karl Marx. Mi sono così potuta rendere conto che è in atto una ‘riscoperta di Marx’, come c’è stata, negli anni ‘80 del XX secolo,  una ‘Nietzsche Renaissance’ che dura fino ad oggi.  La novità di oggi, come dicevo, sta nel fatto che questi due ‘miti culturali’ vengono associati come fonti di un pensiero critico sulla tecnoeconomia e sul suo potere disumanizzante: il primo come teorico centrato sulla dimensione collettiva, in chiave economico-politica; il secondo come teorico della dimensione individuale, in chiave estetico-politica. Cosa ha a che fare tutto questo con l’analisi bioenergetica? Premesso che mi ripropongo di trattare ...

AMARCORD LOWEN E SIAB

Sintesi di un articolo, da me sollecitato, apparso su Grounding n.1/2006: “Così nacque la Siab - Amarcord. Viaggio nella memoria in compagnia di Luisa Parmeggiani”. Lowen venne contattato a NewYork, all’inizio del 1976, da Federico Navarro, leader del gruppo reichiano di Napoli, di cui facevano parte molte persone che daranno vita alla Siab. Lowen fu invitato in Italia, a Napoli, nella primavera dello stesso anno, e arrivò in compagnia della moglie Leslie e di un’amica di quest’ultima, Ellen Green Gianmarini che conosceva la nostra lingua. Lowen tenne un workshop che durò 5 giorni in cui si lavorò molto in piedi, si apprese il concetto di  grounding, ci si sottopose alla lettura del corpo e a vere e proprie sedute terapeutiche da lui condotte. Quelli del gruppo che erano ancora pazienti, facevano gli esercizi bioenergetici con Leslie che presentava il grounding e spiegava che si trattava di lavorare sulla percezione corporea, facendo attenzione alle zone di energia ristagnan...

in memoria di Stanley Cavell 1926--2018

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ADOLESCENTE DENTRO E FUORI DI NOI

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INTERVISTA A LOWEN

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SVILUPPARE IL GROUNDING Appunti

Nel mio lavoro trentennale, ho trovato proficuo sviluppare il grounding loweniano in varie direzioni: -        elaborando le esperienze di sostegno nella posizione classica, in piedi, in rapporto all’Io adulto; -          allargando la consapevolezza dei criteri del grounding (rapporto con il suolo e la forza di gravità, insieme alla respirazione completa) a tutte le posizioni, sia in senso statico che dinamico, compresa la posizione quadrupedica; -          evidenziando nel grounding il lavoro con le polarità a livello corporeo, emozionale-affettivo, mentale e simbolico, nello spirito del pensiero funzionale ; -        in particolare, ho sviluppato l’esperienza del grounding come rapporto tra l’aggressività e la tenerezza, tra l’energia rossa e l’energia blu, tra l’apparato scheletrico-muscolare e il canale viscerale; -  ...

IN MEMORIA DI LIOTTI E KELEMAN

   Questo 2018 si è portato via due esponenti di spicco del mondo della psicoterapia. Mi fa piacere ricordarli insieme proprio perché appartengono ad aree considerate in passato molto lontane: al campo cognitivo-comportamentale, Giovanni Liotti (1945-2018), al campo psico-corporeo, Stanley Keleman (1931-2018). Per fortuna, da alcuni anni, le cose stanno cambiando nella galassia psy ed è mio desiderio contribuire, per quello che è nelle mie possibilità, allo sviluppo del dialogo tra le varie anime della psicoterapia.    Giovanni Liotti è venuto a mancare in aprile e Stanley Keleman in agosto. Liotti rappresenta anche un orgoglio nazionale, avendo contribuito con Vittorio Guidano, alla costituzione della corrente italiana nel movimento cognitivista internazionale. Nato a Tripoli, in Libia, in un’atmosfera culturale complessa composta da italiani, arabi ed ebrei, ciò lo rese sensibile al tema dell’integrazione di campi della conoscenza lontani tra loro. Infatti, ent...