IL VOLTO CANGIANTE DELLA SOLITUDINE
La solitudine come effetto dei tempi e degli spazi alienati del ciclo produzione-consumo La solitudine come carenza di comunicazione e di intimità emotiva. La solitudine come espulsione-ritiro dal gruppo e come sradicamento. La solitudine come ricerca del senso dell'esistenza e incontro con se stessi/e. La solitudine come laboratorio dell'immaginazione e della memoria. La soltitudine come immersione totale nella natura e nell'arte. "Era solo. Era abbandonato, felice, vicino al cuore selvaggio della vita. James Joyce"
Commenti
Fede
Grazie
Chiara
Grazie davvero per questo meraviglioso ed utile messaggio. Arriva a me come una grande opportunità per riconnettere mente e corpo e affrontare con saggezza questo periodo.
come tutti i tuoi testi che ho letto finora, anche in questo, resto colpito della chiarezza di immagine evocati dai tuoi scritti. Sentire questo testo era come seguire il movimento circolare bioenergetico della respirazione e, nella meta-immagine potevo vedermi nella tua classe di movimento bioenergetico. Alla fine del testo ero radicato nel mio respiro, nel mio corpo, insomma in grounding, nel caso seduto poiché leggevo l'articolo.
Grazie per l’affetto che mette in tutto ciò che fai.
Jorge.
Torniamo alle nostre basi!
Grazie per questa condivisione chiara ed essenziale.
Con affetto.
Mariarita
come tu ci guidi a fare in questo difficile momento, percepisco l'importanza di connetterci con più attenzione al nostro intero corpo attraverso l'onda del respiro e in modo più attento e profondo per radicarci in noi stessi alla ricercare la nostra massima calma, di cui abbiamo un più urgente bisogno. mentre lo scrivo percepisco il respiro in espansione e in profondità.
volevo anche comunicare, a chi può praticarlo, che sto utilizzando lo spazio terrazzo condominiale per fare gli esercizi all'aperto, approfittando delle belle giornate di sole che il cielo ci sta donando...
grazie sempre, romana