Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

LA BUONA TERRA BIOENERGETICA

radicare la corporeità sessuata. Il pavimento pelvico è il luogo del corpo che l'Occidente moderno tratta male come tratta male l'ambiente naturale; ne bistratta la potenza e il ruolo, cercando inutilmente e pericolosamente di sostituirlo con l'arroganza del pensiero strumentale. A livello individuale ciò provoca il sovraccarico della spina dorsale e la sua insicurezza perché è privata del suo appoggio naturale. Così la "struttura" si ritrova sospesa e non può fornire il senso di sicurezza e di padronanza energetico-emotiva per cui è progettata. Il pavimento pelvico è, come dice il suo nome, la parte del corpo che sostiene tutta la struttura, insieme alla gambe e ai piedi. Infatti, bacino, gambe e piedi vanno considerati e percepiti come un tutt'uno. L'autoregolazione energetico-emotiva è data dal radicamento della mente e del cuore nella buona terra dell'istinto dentro di noi. Da questo radicamento deriva la conseguente integrazione di mente, cuo

L'energia vitale o bioenergia

Il termine "energia vitale" o "bioenergia" cerca di cogliere la complessità dell'esperienza della vitalità. Di questa complessità fanno parte aspetti biochimici, aspetti anatomo-fisiologici, aspetti percettivi, aspetti motori, aspetti emozionali, aspetti ideativi, aspetti relazionali e aspetti transpersonali. Percepire nella ricchezza di significatività le manifestazioni della vitalità è una cura particolare della Bioenergetica. Si tratta di un atteggiamento di cura per la vitalità come fondamento e connessione con noi stessi/e e con il mondo relazionale e naturale. Le manifestazioni della vitalità sono lo spettacolo "autentico" della vita, spettacolo in cui tutte le emozioni si esprimono, danzano e si radicano. La vitalità è frutto dell'interazione dell'eccitazione con la capacità di contenere la carica energetica per darle forma ed espressione. "L'organismo vivente...è un fuoco che si autocontiene, si autoregola e si autoperpetu

LA PERCEZIONE BIOENERGETICA DELL'APPARATO SCHELETRICO-MUSCOLARE

Gli esercizi bioenergetici ci aiutano a percepire la vitalità della struttura ossea e dei muscoli, vitalità che nasce proprio dal loro essere fatti l'una per gli altri. La struttura ossea viene percepita a partire dalla colonna vertebrale, che ne costituisce l'asse portante, e dall'insieme bacino-gambe-piedi che ne costituisce, architettonicamente, l'arco su cui la colonna vertebrale si poggia e si ancora dinamicamente a terra. Tutte le ossa vengono percepite nella loro sottile e continua pulsazione rassicurante. I muscoli non potrebbero esprimere la loro capacità dinamica se non potessero ancorarsi alle ossa e muoversi insieme ad esse facendo presa sul suolo. I muscoli vengono percepiti come corde di uno strumento musicale a corde tese tra ossa diverse, proprio per questo i muscoli vanno lasciati vibrare. I muscoli vibranti non si irrigidiscono in contrazioni croniche e permettono al sangue di circolare liberamente. Ricordiamo che la salu

LA MATURAZIONE PSICOSOCIALE

Il mondo occidentale moderno, dal punto di vista bioenergetico, necessita di esperienze che favoriscano la maturazione psicosociale poiché, evidentemente, il nostro mondo è caratterizzato dalla fragilità delle personalità affette dalla scissione mente/corpo e dal narcisismo: personalità in cui il mondo interiore e i suoi scenari fantasmatici stentano a connettersi realisticamente e costruttivamente con l'ambiente relazionale e naturale. Infatti, tendiamo più o meno tutti/e a farci dei "film", ad usare il mondo relazionale e naturale come un "set cinematografico", in cui mettere in scena i nostri copioni, e come uno "schermo" su cui proiettare gli scenari interiori, scenari ripiegati su se stessi, scenari paradossalmente solipsistici, tipici di una società di massa, caratterizzata dall'assemblaggio di tante solitudini. Il mondo relazionale interno, con i suoi scenari e le sue "proiezioni" sul mondo relazionale esterno, non è patogeno in

Grounding e struttura ossea

Ieri, nel primo incontro della classe di esercizi bioenergetici, nel nuovo anno lavorativo, ho dedicato particolare attenzione al rapporto tra il grounding e la struttura corporea. Da notare che preferisco utilizzare la denominazione "struttura ossea" al posto del termine "scheletro", perché quest'ultimo termine ha un effetto cognitivo-emotivo inquietante che rende difficile percepire positivamente il vissuto osseo. Parliamo, dunque, di "struttura ossea". Dal punto di vista psicocorporeo, il vissuto osseo assolve a varie funzioni tutte importanti: prima di tutto, le ossa ci danno il senso della solidità e della coesione, attraverso la possibilità di appoggiarci alla terra così da sentirci piantati/e ed esprimere la nostra forma e la nostra capacità di movimento. L'atteggiamento del grounding consiste nel percepire consapevolmente, intensamente e in modo integrato le sensazioni dei punti del corpo in appoggio insieme con la respirazione complet

STRUTTURA, POSTURA E GROUNDING

Il grounding è un atteggiamento che integra la complessa esperienza del rapporto tra la struttura scheletrico-muscolare e la Terra e il suo campo di gravità. Senza la terra e la gravità non esisterebbe nulla. Sembra banale ricordarlo, ma viviamo in un tempo in cui sembra che la forza di gravità sia un nemico da sfidare. Invece no, la forza di gravità della Terra crea un campo con il quale è affascinante allinearsi e goderne il sostegno rassicurante e dinamizzante. Sì, dinamizzante, perché senza l'appoggio della terra e la forza di gravità i movimenti eleganti e potenti che ci danno tanta gioia sarebbero impossibili. Gli astronauti tornano dalle missioni con l'osteoporosi. La struttura scheletrico-muscolare esprime al meglio la sua funzione nel momento in cui percepiamo l'appoggio che la terra ci fornisce e ci allineiamo con il campo gravitazionale terrestre, come fanno gli alberi. Anche gli edifici vengono costruiti in accordo con quest'allineamento. La postura del grou

Istruzioni per l'esercizio del grounding in piedi:

"Assumete la posizione eretta, la posizione di orientamento: piedi paralleli a circa 20 cm uno dall'altro; ginocchia leggermente flesse, bacino sciolto, leggermente retratto come se foste a cavallo del pianeta; pavimento pelvico rilassato e pulsante. Inclinate in avanti la metà superiore del corpo fino a sentire il peso sugli avampiedi. Sollevate la testa in modo da guardare dritto davanti a voi. Per bilanciare il peso, immaginate di avere un cesto sulla testa. Sentite l'allineamento della spina dorsale e l'arco del bacino e delle gambe su cui il tronco si appoggia. Sentite i piedi che ricevono la controspinta della terra e come questa sensazione permette al collo di essere mobile morbidamente e alla testa di provare un senso di leggerezza. Sentite come anche le spalle beneficiano del radicamento dei piedi e si abbandonano. Ora, lasciate il torace e la pancia liberi di riempirsi e di svuotarsi, in modo che la respirazione sia un'onda che tesse l'integrità vibr

La Bioenergetica, il cuore e l'amore:

i 3 canali di comunicazione tra il cuore e il mondo. "La Bioenergetica si occupa del modo in cui una persona tratta il sentimento dell'amore. Ha il cuore chiuso o aperto? Aperto al mondo o chiuso, distante da esso? ...Il cuore è racchiuso (nella) gabbia toracica (che) può essere rigida o morbida, immobile o capace di reazione...La mobilità del torace può essere notata nella respirazione..." (1) Esistono 3 canali di comunicazione tra il cuore e il mondo: "Il primo canale di comunicazione...è quello della bocca e della gola...Il secondo canale di comunicazione è quello delle mani e delle braccia che si protendono...Il terzo canale di comunicazione fra il cuore e il mondo passa...per la vita e per il bacino per arrivare agli organi genitali." (2) "Le tensioni muscolari croniche (che sono al di fuori della consapevolezza) bloccano il libero fluire dell'eccitazione e dei sentimenti..." (3) La Bioenergetica aiuta a riconoscere queste tensioni croniche,

SIATE SEMPLICI !

In tutti i notiziari rimbalza la notizia della morte di Steve Jobs, l'imprenditore informatico americano, e viene rilanciato il suo invito ai/lle giovani: "Restate affamati/e, restate folli!". Penso che tutto ciò vale a perpetuare la frenesia dell'Occidente, non a favorire la sua consapevolezza, e me ne dispiace, perché l'effetto che Jobs mi fa è di un uomo interessante e perché rappresenta un'icona, un modello per molti/e giovani. Essere affamati, essere folli, a mio avviso, va considerato un momento di un ciclo, non un "fermo-immagine". Penso che l'Occidente sia afflitto da questo "fermo-immagine". Allora, non possono non venirmi in mente gli appelli di Alexander Lowen: "Siate semplici, state a contatto con la corporeità emozionale! Cercate l'integrazione tra istinto, cuore e mente attraverso la corporeità e la sua connessione coi ritmi naturali e con la Madre Terra!".

BIOENERGETICA EMOZIONALE:

tristezza, paura e rabbia trasformate in chiavi di crescita. Una terapia dell'essere, com'è la Bioenergetica, fornisce strumenti per trasformare la tristezza, la paura e la rabbia in chiavi di crescita della capacità di tollerare un aumento della carica vitale e dell'eccitazione, con tutta la creatività fantasmatica che si intreccia all'eccitazione. Viene favorita la mescolanza costruttiva di fantasia, memoria e realtà, al posto della loro mescolanza ridotta, penosa, a volte, distruttiva. Noi intrecciamo continuamente queste tre dimensioni in piccoli e grandi cicli, all'interno di ogni giornata, settimana, mese, anno. Con la Bioenergetica impariamo a dare forma a questi cicli, in modo che diventino dei cerchi concentrici e interconnessi in espansione: "Questi cerchi che si allargano gradatamente rappresentano la crescita della personalità attraverso l'espansione dell'essere." (1) Imparando a riconoscere le tensioni muscolari croniche e qu

PAURA DI VIVERE:

come risanare la scissione mente/corpo con gli esercizi bioenergetici, primo appuntamento venerdì 7 ottobre ore 10-11.30. Ho affrontato, ieri, a Catania, il tema della paura secondo la prospettiva bioenergetica. Di solito, si sente dire che il disagio umano è determinato dalla coscienza della morte, della finitezza e precarietà umana, ovvero, dalla paura che questa condizione produce. Alexander Lowen, il fondatore dell'Analisi bioenergetica, sostiene che questo può essere vero per altre culture, e aggiunge, in modo provocatorio e paradossale, che ciò che affligge davvero le persone, in Occidente, non è la paura di morire ma la paura di vivere! L'Io moderno, infatti, sarebbe troppo debole per permettere alle persone di vivere pienamente, troppo debole perché perennemente alle prese con il conflitto insanabile tra la mente e il corpo che caratterizza la modernità occidentale. "Di solito non si definisce la nevrosi come paura della vita, ma è proprio questo che è: il nevro