LA SCOPERTA DI UNA PARTE DI SE

Un modo per cercare di cogliere,
seppur vagamente, la complessità dell'esperienza umana è quello di
immaginare noi stessi/e come un "microcosmo", costituito da tante
parti, tante quante quelle che costituiscono il "macrocosmo" di cui
facciamo parte a nostra volta.
Sulla scoperta di una parte di se, la
filosofa Roberta De Monticelli ha scritto, a mio avviso, parole
illuminanti che condivido pienamente:
"Nella misura in cui è veramente
una scoperta di un nuovo pezzo di se, e non la riconferma di un sapere
di se, vero o presunto, in questa misura non si scopre quello che si
cercava, ma la scoperta è una conseguenza della scoperta di altro.
In noi si risveglia il pezzo che corrisponde a questo altro: persona,
opera, cosa capace di chiamare alla luce e alla vita uno strato di se
che senza l'incontro avrebbe anche potuto dormire per sempre.
C'è in ogni ricerca di conoscenza personale, questa direzione verso l'altro/a
e questo riposare nell'altro/a...(...) in ogni vera esperienza di un
pezzo della propria ulteriorità noi siamo donati/e, vale a dire ci
riceviamo, per così dire dalle mani di un/a altro/a."
(Roberta De Monticelli, "L'allegria della mente, Dialogando con Agostino", Paravia
Bruno Mondadori Editori, 2004, pp.58-59, l'aggiunta della desinenza
femminile a quella maschile è mia) 14.09.08 LG

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