Esperta in contraddizioni

Da alcuni anni, mi considero un'esperta in contraddizioni, un'esperta di matrice bioenergetica. Oggi, vi voglio spiegare da dove origina questa definizione.
Lowen, ne Il Piacere. Un approccio creativo alla vita (Astrolabio, 1984, p. 219) scrive: "La condizione dell'essere umano è uno stato di apparente contraddittorietà che viene spontaneamente risolto dal processo creativo della vita."
Qual è il rapporto tra l'esperienza della contraddittorietà proprio della condizione umana e il processo creativo della vita?

L'essere umano sperimenta una scissione costituzionale provocata dalla presenza della capacità di auto-osservarsi propria della neocorteccia. Questa scissione costituzionale determina l'angoscia umana: angoscia di separazione, di differenziazione, di morte.
L'angoscia è la molla di tutto il bene e di tutto il male che noi esseri umani sperimentiamo e manifestiamo. Infatti, l'angoscia è anche la molla della creatività intesa come capacità di accettare e gestire la contraddizione insita nella condizione umana.
Il principio basilare della creatività si riassume, per Lowen, nella definizione di atto creativo: l'atto creativo è la fusione di due punti di vista apparentemente contraddittori in un'unica visione, ed è l'estensione al piano umano della creatività della vita, la quale procede attraverso l'integrazione di forze e bisogni opposti, secondo modalità ritmiche e cicliche.
Dal punto di vista comportamentale,"l'atteggiamento creativo (...) integra gli aspetti opposti e i bisogni della personalità in una singola espressione, in una risposta unitaria" (p. 202).
In quest'ottica, Lowen definisce, invece, "distruttivo" un atteggiamento che frantuma l'integrità della personalità contrapponendone i bisogni, e prende ad esempio il rapporto tra pulsioni antitetiche come quella di "sicurezza" e quella di "sfida-eccitazione", considerandole come espressione di "fenomeni di polarità", i quali caratterizzano la condizione umana in continuità con la ritmicità e la ciclicità naturali: "All'interno della struttura dell'intera personalità, ogni pulsione è complementare del suo opposto. Le pulsioni antitetiche si oppongono tra loro solamente quando sono dissociate dalla totalità delle funzioni di una persona. (...) Ogni pulsione antitetica favorisce il movimento verso il suo opposto..." (p. 203)
E aggiunge che: "Le pulsioni e le necessità antitetiche sono biologicamente connesse al movimento ritmico e pulsatile delle sensazioni tra un polo e l'altro (...) La pulsazione unisce le forze opposte e crea un movimento di sensazioni reciproco...(anche dal punto di vista delle aree corporee)" (p. 203).
Dunque, l'atto creativo, secondo Lowen, rappresenta il manifestarsi della capacità di funzionare secondo il principio di polarità, considerato come un principio insito nella natura, ed è, infatti, nella natura dentro di noi che la creatività deve affondare le sue radici attraverso il grounding. In particolare, attraverso un addestramento a livello emotivo, dove il principio di polarità "si esprime tramite l'antitesi di affetto e ostilità, collera e paura, felicità e tristezza, e via dicendo" (p.207), e a livello delle sensazioni primarie, dove lo stesso principio si riflette nel binomio piacere-dolore (p.207).

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