Analisi bioenergetica ed epistemologia. Prima ricognizione.

"Sembra arrivato il momento per l'analisi bioenergetica e l'epistemologia di dialogare in modo sistematico. Il momento, il kairos, appare determinato, in prima istanza, dal dibattito in corso sul rapporto tra la psicoterapia e l'epistemologia, ma può essere anche collegato al configurarsi in modo sempre più evidente di un particolare scenario costituito dalla revisione dei saperi, dal superamento di vecchi steccati tra i saperi e le pratiche dell'Occidente, tutto ciò all'interno della cornice caratterizzata dalla rielaborazione del concetto stesso di cultura. Rielaborazione diventata urgente dopo l'avvento dell'età postcoloniale, della globalizzazione, della sfida della complessità, e a causa della necessità del dialogo interculturale e interreligioso." Così inizia il mio ultimo articolo appena uscito sulla nuova rivista online della Società Italiana di Analisi Bioenergetica (SIAB), denominata "Analisi Bioenergetica" (n°0-2015).
   Quest'articolo è la logica continuazione degli articoli che, negli anni passati, ho dedicato alla definizione del "filone corporeo" all'interno della cultura occidentale e nel campo della psicoterapia: L'analisi bioenergetica e il discorso sulla modernità (2010); Bioenergetica e Teatro: riscoperta del corpo e creatività (2012); Bioenergetica e Teatro: affinità, punti di contatto, sinergie (2014); L'analisi bioenergetica e la ricerca della felicità: vicissitudini e poetica dell'integrazione corpo-mente. (2015), in corso di stampa. Si tratta di un impegno di largo respiro assolutamente necessario nell'attuale frangente storico che la psicoterapia sta attraversando, frangente caratterizzato dal fatto che "la corporeità sta diventando centrale a causa della convergenza di almeno cinque eventi: il lavoro sul trauma e sulla gestione dell'ansia; gli studi dell'infant research e sull'empatia; l'introduzione dei temi dell'intersoggettività e dell'intercorporeità da parte di alcune scuole psicanalitiche e della gestalt-terapia; l'importanza data al cosiddetto 'ancoraggio corporeo' da parte di alcune correnti del cognitivismo; la svolta affettivo-corporea delle neuroscienze cognitive. Inoltre, va tenuto presente che molti/e neuroscienziati/e statunitensi sono anche dei praticanti di tecniche corporee tradizionali, orientali e altre, come le varie forme di Yoga, il Tai-chi, ecc... Su questa base, per esempio, il biologo Kabat-Zinn ha elaborato una tecnica corporea che ha chiamato 'mindfulness' (in inglese=attenzione, sollecitudine), e che è stata recepita in ambito psicotraumatologico dall'area che fa riferimento a Siegel. Per questo è importante che scriviamo la nostra storia, come appartenenti alla psicoterapia corporea e all'analisi bioenergetica, perché le comunità, come gli individui, rivendicano la legittimità della propria esistenza e la loro identità scrivendo il loro passato, in particolare quando abbiano a confrontarsi con comunità e culture egemoniche."
   In sintesi, "Poiché il dialogo tra analisi bioenergetica ed epistemologia è in fase d'impostazione, il presente contributo, in quanto prima ricognizione, intende fornire una serie di coordinate che si sviluppano in tre cornici concentriche interconnesse: la più esterna comprende la ridefinizione dei concetti di storia e di cultura; la mediana comprende la ridefinizione dei concetti di ragione e di scientificità; la più interna comprende la questione della scientificità del qualitativo, come nodo centrale del rapporto tra psicoterapia ed epistemologia, nella declinazione propria della psicoterapia corporea e dell'analisi bioenergetica."

Buona lettura e buon agosto!

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