SVILUPPARE IL GROUNDING Appunti
Nel
mio lavoro trentennale, ho trovato proficuo sviluppare il grounding loweniano
in varie direzioni:
-
elaborando
le esperienze di sostegno nella posizione classica, in piedi, in rapporto
all’Io adulto;
-
allargando la consapevolezza dei criteri del
grounding (rapporto con il suolo e la forza di gravità, insieme alla
respirazione completa) a tutte le posizioni, sia in senso statico che dinamico,
compresa la posizione quadrupedica;
-
evidenziando nel grounding il lavoro con le
polarità a livello corporeo, emozionale-affettivo, mentale e simbolico, nello
spirito del pensiero funzionale;
-
in
particolare, ho sviluppato l’esperienza del grounding come rapporto tra
l’aggressività e la tenerezza, tra l’energia rossa e l’energia blu, tra
l’apparato scheletrico-muscolare e il canale viscerale;
-
inoltre,
lavorando col grounding, ho collegato il vissuto dell’apparato scheletrico
muscolare con il genitore interno e il vissuto del canale viscerale con il/la
bambino/a interno/a;
-
recentemente,
sto lavorando sulla musica del grounding
proprio a partire dal rapporto tra le due energie, la rossa e la blu, definendo
la prima ‘rock’ e la seconda ‘blues’;
-
considerando i tratti caratteriali come
criticità del grounding, a partire dall’immagine dell’essere umano inserito nei
due triangoli equilateri sovrapposti proposta da Lowen, immagine con la quale è
ragionevole, a mio avviso, ritenere che Lowen rappresenti il modello olistico
del grounding, anche perché proprio da quel diagramma, per deformazione, trae i
diagrammi relativi a ciascuno dei tratti caratteriali (Lowen, 1975, 1991).
Il collega tedesco Jorg Clauer, a sua volta,
ha proposto di vedere il grounding in relazione ai seguenti 6 aspetti:
-
con
la posizione eretta entro l’orbita gravitazionale della terra, cioè il contatto
con il suolo, una posizione sicura e un’autonomia di cui non disponiamo nella
prima infanzia;
-
con
il contatto sentito con tutte gli aspetti della propria fisicità, cioè il
radicamento nella percezione e nella consapevolezza del sé corporeo;
-
come
precondizione per il contenimento (capacità di contenimento emotivo) e per la
scarica dell’eccitazione nella terra;
-
con
la capacità di connettersi, di tenere in vita le relazioni, di amare;
-
con
la capacità di tollerare la dissoluzione dei confini del sé o la dissociazione
nel senso di una connessione con un potere più elevato o con la dimensione
spirituale (trascendenza);
-
con
la connessione con la propria storia e con la comprensione della propria
autobiografia.
Il
brano di Clauer è tradotto da me dal suo articolo “Neurobiology and
Psychological Development of Grounding and Embodiment”, apparso in Bioenergetic Analysis, n°21, 2011, pp.17-55,
il brano è alle pp.23-24.
Il
libro di Lowen a cui faccio riferimento è Bioenergetica
(1975), Milano:Feltrinelli, 1991.
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