BIOENERGETICA E ARTE...


 

Commenti

Unknown ha detto…
Cara Livia, leggo tra le tue parole la passione per la bellezza, per la conoscenza e la vita in tutte le sue sfaccettature ! Grazie per averla condivisa con me. Un abbraccio grande. Luisa
Unknown ha detto…
Cara Livia ancora una volta scuoti la mia pigra visione delle difficoltà che la quotidianità della vita ci riserva.Ogni volta mi ricordi di quanto possiamo essere capaci ed adeguati a sentire l oltre che ci appartiene ma che spesso dimentichiamo.Ti abbraccio.S.M.
Mariarita ha detto…
...Piacere e dolore, incanto e paura, luci ed ombre...sempre facce della stessa medaglia...che ci ricordano l'esperienza della Vita...
Un abbraccio a te Livia!
Francesca Gori ha detto…
Dell'opera che ci proponi mi colpisce come l'artista ha colto il movimento delle braccia: è un flash su una sequenza di movimenti armoniosi che comunicano in modo fluido. In questo caso la testa può rimanere al suo posto, non c'è bisogno di tagliarla... perché anche il pensiero raggiungerà l'altro così, in modo gentile e vitale, invece di essere una rigida sentenza che pietrifica e basta. Buona "vita bioenergetica"!
Unknown ha detto…
Che meraviglia e che ricchezza il tuo articolo anche perché ci sono diverse cose che io amo. Intanto  Rovereto e il Mart con il quale mia figlia Claudia ha lavorato e dove sono stata di recente, poi Isadora Duncan la danzatrice a cui è ispirata la mostra alla quale fai riferimento e che io ho amato moltissimo , in particolare nella versione cinematografica con Vanessa Redgrave che è un'attrice raffinata, elegante e fortemente espressiva e che mi è sempre piaciuta moltissimo...il tema dell'innamoramento come grande forza vitale e di conoscenza di sé ...come sempre offri occasioni di riflessione e la tua analisi è stupenda. È vero, la scultura è bellissima e "innamora" ed è così bella la tua osservazione quando dici che Medusa ha gli occhi chiusi per evitare che i suoi poteri terribili possono far perdere la bellezza e il movimento della danza e al tempo stesso protegge l'osservatore ... Grazie per la condivisione. Ros
Unknown ha detto…
Ho potuto anch'io ammirare da vicino la Medusa danzante dello scultore Cataldi proprio al Mart di Rovereto lo scorso autunno. Grazie alle riflessioni di Livia sono ritornata al ricordo dell'esperienza di allora. La statua si presentava ai miei occhi grande, maestosa, possente ed allo stesso tempo aggraziata nei movimenti di danza. Riguardandola ora mostra una femminilità divina, un'armonia di forza, grazia e seduzione. Gli occhi chiusi non possono paralizzarci, nè pietrificare i nostri pensieri in rigidità di ragionamento. Ci consentono di aprirci, stupirci, guardare con curiosità ed emozionarci senza remore. Come nella vita,aperti all'altro diverso da noi, come è nell'innamoramento, aperti ai cambiamenti personali che possono portare gioie e dolori, aperti anche a questo momento cosi' incerto ed angosciante per tutti noi. Davanti alla Medusa, metafora della vita, possiamo continuare a sostare grazie all'apertura del nostro sguardo, del nostro cuore, grati alla bellezza che l'opera d'arte ci offre nella sua pienezza. Grazie a Livia e a tutti voi.Chiara

Unknown ha detto…
Livia cara, la tua delicata capacità di invitare alla riflessione non ha limiti. Mi colpisce il tuo commento riferito agli occhi chiusi, interpretati come un dono: una visione che lascia aperta la possibilità di non dover necessariamente essere travolti e pietrificati.
Si può essere leggeri e danzanti anche nella consapevolezza della nostra precarietà.
Una bella sfida! Un abbraccio

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