LTB - BACKGROUND, Ellen Green e il teatro

Traduz. a cura di Livia Geloso di parte dell'articolo di Ellen Green

What Is A Bioenergetic Exercises Class (pp.75-95)

Riv. IIBA vol. 4/N°1/Spring 1990, (pp.81-84)


Prima di condurre classi di esercizi bioenergetici (classi EB), la mia esperienza in Bioenergetica consistette in tre anni di analisi personale con A. Lowen. Il mio lavoro professionale era nel teatro con un'estesa esperienza d'insegnamento. Durante il periodo in cui fui in terapia con il dr. Lowen, fondai e divenni direttore artistico del West Side Actors Workshop and Repertory di New York, in cui ho formato attori/trici e ho scritto e diretto spettacoli teatrali del repertorio dei fine settimana (weekend repertory theater). Eravamo geograficamente allocati a Off-Broadway, ma appartenevamo come categoria, in relazione alle dimensioni, a Off-Off-Broadway, con tutta la libertà di sperimentare che ciò permette!

L'attore è 'il proprio strumento' e il suo training implica 'sintonizzare', 'stretching' e 'opening up' (spalancare, dischiudere) lo strumento; cosicché ciò implica aiutare l'attore ad aumentare la sua capacità di espressione emotiva e a renderlo libero sia fisicamente che psicologicamente. Dunque si tratta di un particolare tipo d'insegnamento, connesso sotto alcuni aspetti alla psicoterapia, ma con differenze molto importanti. E' significativo che in questo lavoro il tema sia costituito da distinzioni sottili ma sostanziali.

Il lavoro con l'attore ha come scopo quello di aiutarlo ad acquisire la tecnica attoriale, l'arte della recitazione; non ha come scopo di fornirgli una psicoterapia, anche se il suo lavoro per acquisire e praticare l'arte della recitazione è terapeutico. Similmente, detto per inciso, le classi EB non dovrebbero avere come scopo quello di fornire psicoterapia ai/lle partecipanti, anche se, quando sono condotte correttamente, le classi sono indubitabilmente terapeutiche.

Nei miei ultimi due anni di lavoro con gli/le attori/trici a New York, utilizzai alcuni esercizi bioenergetici e alcune altre tecniche bioenergetiche con l'approvazione e l'incoraggiamento del dr. Lowen. Nella classe usiamo il cavalletto bioenergetico per aiutare la respirazione. I cavalletti vennero messi a disposizione nei camerini del nostro teatro e vennero usati regolarmente dagli/lle attori/trici non solo durante le prove ma anche prima degli spettacoli e, a volte, durante gli spettacoli, tra un atto e l'altro! Poiché la tensione è il pericolo professionale per gli/le attori/trici e poiché una ricca espressione emotiva richiede una respirazione piena e profonda, chiunque abbia familiarità con il mondo del teatro può facilmente immaginare l'efficacia che le tecniche bioenergetiche possono avere. Comunque, sia nella classe in qualità di insegnante che nelle prove in qualità di direttore artistico, ero attenta a tenere a mente la distinzione tra l'insegnamento di un'arte, ovvero, il lavorare con un attore sul suo ruolo in una pièce, usando alcune tecniche bioenergetiche a tale scopo, e l'uso di tali tecniche per fornire psicoterapia. La funzione dell'insegnante di recitazione è quello di aiutare l'attore ad acquisire un'arte al fine di diventare un artista indipendente; non di trarre gratificazione dal rendere l'attore dipendente emozionalmente e artisticamente dal proprio insegnante.

Il mio background precedente alla terapia aveva incluso una gran quantità di lavoro corporeo. Ho studiato danza da bambina (balletto classico) e da adulta (danza moderna) e ho praticato vari sport. Ho imparato presto con la Bioenergetica che questo tipo di coinvolgimento con il corpo può diventare ciò che oggi potrei definire "una soluzione schizoide". Il dr. Lowen ha, infatti, puntualizzato che molti/e danzatori/trici di straordinaria abilità, che possono eseguire virtuosismi dinamici, sono completamente privi/e di sensazioni relative ai loro corpi. Tuttavia questo tipo di esperienze forniscono un'utile conoscenza tecnica relativa al corpo e al suo allienamento sia da fermi/e che in movimento.

L'esperienza nel movimento corporeo può anche essere un utile background per i/le futuri/e conduttori/trici di classi EB nel senso di avere la capacità di fare una chiara distinzione, e di mantenerla, tra movimento corporeo per sé (come nella danza, nella ginnastica e nello sport), e movimento corporeo connesso specificamente con l'approccio bioenergetico. Ciò significa che l'esperienza pregressa nella danza o nella ginnastica o nello sport (o in tutt'e tre), ovviamente non è abbastanza da sola, ma che deve essere seguita da un esteso lavoro corporeo bioenergetico.

Può essere interessante aggiungere che la danza che ho studiato da adulta era quella della Martha Graham School of Contemporary Dance. La stessa Martha Graham vi insegnava a volte. Il punto importante è che la tecnica della Graham è famosa per il modo in cui spinge i/le danzatori/trici ad avere un rapporto con il suolo (ground). Le cadute alla Graham sono famose per la loro bellezza e sono ampiamente utilizzate sia nelle coreografie che nelle classi tecniche. La tecnica stessa viene studiata a piedi nudi, anche nel caso in cui i/le danzatori/trici porteranno calzature come parte del loro costume nelle performance teatrali. In ogni situazione, c'è un continuo riconoscimento cosciente e fisico della realtà del suolo (ground), premendo il piede contro il suolo (ground) nei saltelli, nei balzi, nella corsa e nelle impennate.

La stessa Graham ha puntualizzato il fatto che nel balletto classico lo sforzo del/la danzatore/trice non è soltanto quello di sfidare la forza di gravità, ma è soprattutto quello di creare l'illusione che la forza di gravità non esista! Nel lavoro della Graham, al contrario, c'è la costante accettazione e l'affermazione della forza di gravità così come del rapporto del/la danzatore/trice con la realtà fisica: sia quando si balza via che quando si precipita giù, sia quando ci si muove sulla superficie del suolo (ground) che quando si sta semplicemente fermi/e.

Allo stesso tempo, occorre dire che la tecnica Graham non coinvolge il/la danzatore/trice nel grounding, nel senso loweniano, siamo molto lontani/e da ciò! L'enfasi è posta sul "pulling up" (tirare su) i muscoli della pancia ed è questo "pulling up" (e "pulling in", tirare dentro, come esito) che permette le cadute così esteticamente controllate, così come il rialzarsi in modo altrettanto bello e controllato insieme. Nel lavoro di Lowen l'enfasi è sul "lasciar andare" e ciò implica il lasciar andare la pancia in fuori. Il modo in cui ciascuno dei lavori appena descritti si rapportano con il suolo (ground) potrebbe essere usato per illustrare una delle più importanti differenze tra teatro e terapia.

Nel lavoro della Graham gli/le esecutori/trici creano e donano un forte elemento fisico-visuale-estetico che produce una reazione kinestetica ed emotiva negli spettatori. Nel lavoro di Lowen, la persona stessa è coinvolta nel movimento fisico e nell'attività motoria, cosa che rende più profonda la respirazione e produce reazioni emotive all'interno della persona. Ciò avviene senza alcuna preoccupazione per gli elementi visuali o estetici o per proiettare un'esperienza verso gli spettatori.

Anche se è interessante dal punto di vista storico il fatto che il lavoro della Graham e il lavoro di Lowen si siano sviluppati entrambi, più o meno nello stesso periodo del ventesimo secolo, ed entrambi abbiano un rapporto consapevole e fondamentale con il suolo (ground), non sono la stessa cosa.

Mentre studiavo e lavoravo a New York, notai che persone che avevano seguito poche classi con dei giganti nell'insegnamento della recitazione come Lee Strassberg o Gene Frankel, avendo abbandonato le loro ambizioni attoriali, decidevano di aprire a loro volta delle classi per attori/trici. Erano insegnanti auto-didatti con esperienza insufficiente sia nella vita che nel lavoro. Queste persone avevano di solito qualche conoscenza di psicoanalisi, se non attraverso la loro personale esperienza, a livello teorico. Nelle loro classi, gli esercizi di "opening up" (spalancamento, dischiudimento) venivano spesso usati in modo tale (sia per inesperienza che intenzionalmente) da rendere lo studente-attore dipendente dal suo insegnante; mentre, come ho detto, l'uso di un metodo autentico per insegnare recitazione fa sì che l'attore diventi un artista indipendente.


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