BIOENERGETICA E PENSIERO CRITICO: MARX E NIETZSCHE SULLO STESSO SCAFFALE?

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Warum nicht? Perché no? Sembra proprio che sia così, che ci possano stare secondo una recente tendenza del pensiero critico. Mentre approfondivo la matrice nietzscheana del movimento per la riscoperta del corpo, mi sono imbattuta in questa tendenza, proprio alla fine di questo anno in cui cade il bicentenario della nascita di Karl Marx. Mi sono così potuta rendere conto che è in atto una ‘riscoperta di Marx’, come c’è stata, negli anni ‘80 del XX secolo,  una ‘Nietzsche Renaissance’ che dura fino ad oggi. 
La novità di oggi, come dicevo, sta nel fatto che questi due ‘miti culturali’ vengono associati come fonti di un pensiero critico sulla tecnoeconomia e sul suo potere disumanizzante: il primo come teorico centrato sulla dimensione collettiva, in chiave economico-politica; il secondo come teorico della dimensione individuale, in chiave estetico-politica.
Cosa ha a che fare tutto questo con l’analisi bioenergetica? Premesso che mi ripropongo di trattare questo argomento in modo più diffuso e approfondito in un prossimo futuro, cercherò qui di definire alcune linee guida per la riflessione. L’analisi bioenergetica è evidentemente animata da un pensiero critico rispetto alla tecnoeconomia disumanizzante, infatti, Lowen ne tratta in tutti i suoi interventi, orali e scritti. E lo fa chiaramente in una chiave che propende in senso nietzscheano, ovvero pone l’accento sull’aspetto della ribellione individuale, connotata in senso estetico-politico. Mentre il suo maestro e iniziatore dell’approccio corporeo in psicoterapia, Wilhelm Reich, si era posto più sulla scia marxiana, ovvero poneva di più l’accento sulla dimensione della ribellione collettivain chiave economico-politica.
Sarebbe interessante, a mio avviso, provare a pensare entrambi i lati della questione contemporaneamente. E mi sembra che se ne senta il bisogno nella comunità bioenergetica italiana, anche nella prospettiva di uno sviluppo del ‘pensiero funzionale’ auspicato sia da Reich che da Lowen, come lavoro specifico sul lato mentale dell’integrazione corpo-mente.

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