BISOGNO E DESIDERIO

Contributo ad un'educazione sentimentale.

Ho
bisogno di te per non morire, ho desiderio di te per lanciarmi oltre la
morte.
Ho bisogno di te per costruire la casa-tempio, l'accampamento
nel deserto.
Ho desiderio di te per restare aperto/a al vento
dell'essere, al mare dell'essere, fino a farmi portare via come
granello di sabbia, come goccia lucente, piccolo orgoglio dell'onda.
Il
soddisfacimento del bisogno crea le mie radici e i miei confini, il
desiderio scompiglia i confini e capovolge le radici.
Quanto ho bisogno
del desiderio, quanto desidero il bisogno?
L'arte di vivere consta
anche di un esercizio infinito di dosaggio quotidiano del bisogno e del
desiderio.
Mi ripeto le due parole separatamente, le lascio risuonare
nell'oracolo del corpo, e ascolto le sfumature sensorie-emotive che si
dispiegano, con il loro correlato di scenari intessuti dai ricordi e
dalle fantasie.
Il bisogno è un'esperienza della vita che combatte ed
esorcizza la morte. Il desiderio è un'esperienza della vita che sfida
la morte, che la corteggia, che si lancia attraverso di essa.
Per
essere vissuti pienamente, il bisogno e il desiderio necessitano di un
ambiente umano capace di fornire empatia e strumenti per dare forma
alla "materia sensoria-affettiva".
Occorre avere a disposizione spazi e
tempi per raccontarsi e per ascoltare il raccontarsi degli/lle altri/e;
e, poi, a compimento del processo, occorre che, quando si sia creata
una buona intesa, ognuno/a ascolti la propria storia spontaneamente e
sentitamente rinarrata da qualcun altro/a.
Il processo di umanizzazione
passa attraverso l'educazione alla narrazione, sia come narratori/trici
che come ascoltatori/trici.
Lo stare insieme nello scambio dei nostri
"racconti di vita", costituisce il "contenitore", lo spazio esterno da
introiettare per costituire lo spazio interiore in cui elaborare le
nostre esperienze.
Lo stare insieme, in sintonia e reciprocità, crea
anche il tempo, il respiro che permette di ascoltare l'altro/a e di
ascoltare noi stessi/e.
Il bisogno è un movimento che si compie,
ritornando su se stesso, tracciando il cerchio sacro dell'esserci-qui-e-
ora.
Il desiderio è una tensione, corda sempre tesa, mai ferma del
tutto, un movimento-verso, un vettore puntato verso l'assoluto.
Entrambi sono preghiere...10/05/08 LG

Commenti

Giulia Maier ha detto…
Il bisogno è necessità, sopravvivenza della specie.
E’ quel grido che si alza,
che non può essere represso,
pena l’estinzione del soggetto.
Che è atavica e ancestrale lotta contro la morte,
la stessa che accomuna l’essere umano alle altre specie animali.
Che commuove e coinvolge,
che genera empatia e quindi condivisione.

Il desiderio è l’immaginario liberato dalla realtà,
sbrigliato da ogni concretezza, ineffabile e immateriale,
non è il bianco e nero,
ma è l’arcobaleno,
un barbaglio dell’intero spettro solare,
che è tutti i sentimenti e il loro opposto,
ogni costruzione razionale e logica,
ma anche l’insensato inverso.
Il desiderio è la felicità euforica
nell’istante in cui crolla nella disperazione dell’impossibile.
E l’impossibile del desiderio cui tutto l’essere tende
È Dio, è la morte, è l’eternità di un istante solo.
Solo un istante che da senso
a tutta un’esistenza.
F.P.M.
dadonnaadonna ha detto…
Perchè bisogno e desiderio sono
"entrambi preghiere", a chi?
Marinella

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