CORPO-SIMBOLO-MISTERO
I miei studi filosofici sono andati in
parallelo con la mia partecipazione al movimento delle donne, a tutto
questo si è aggiunta, dopo la laurea, la formazione in Analisi
Bioenergetica. La mia giovinezza si è abbeverata a queste fonti, mi
considero fortunata per questo.
Al giro di boa dei trent'anni, èbalzato in primo piano il rapporto con i simboli, con il linguaggio
simbolico e il suo impatto sull'immaginazione come motore diorganizzazione psico-corporea.
Il "corpo emozionale" mi si è rivelato"corpo simbolico". Ho cominciato a respirare dentro un
"grande senso" che aveva a che fare col "mistero" come dialogo degli opposti.
"Corpo","simbolo", "mistero" sono così diventati per me concetti profondamente connessi.
In particolare, mi è apparso chiaro come il linguaggio simbolico sia l'unico modo di dire l'indicibile,
di comunicare il rapporto tra gli opposti, quindi, il mistero, senza stravolgerlo, senza
stravolgerne la potenza trasformativa. Il linguaggio simbolico, in tutte le sue forme -corporee come
le danze e i mudra e le asana dello yoga e gli esercizi bioenergetici, iconiche, musicali, letterarie, ecc.
- non definisce, ma evoca la compresenza degli opposti, riproducendola,in questo sta la sua specificità
e la sua importanza.
Sempre più, nel tempo, la pratica bioenergetica mi è apparsa preziosa per lavorare alla
ri-conciliazione delle due modalità complementari che caratterizzano il modo di fare esperienza degli
esseri umani, modalità che possiamo chiamare: dionisiaca e apollinea, seguendo le orme di
Giorgio Colli, docente di Filosofia antica; la modalità ricettiva e quella aggressiva,
secondo Alexander Lowen, fondatore dell'Analisi Bioenergetica; la parte femminile e quella maschile,
lo yin e lo yang, nella fisiologia spirituale del taoismo cinese; i due emisferi cerebrali, secondo la
neurobiologia; ecc.
Mi sembra, dunque, che, in questa cornice di senso, la sessualità - intesa sia come fondamento
dinamico della personalità sia come attività - si riunifichi con l'attività conoscitiva, intesa in
senso esperienziale, come esperienza intensa e profonda di rapporto conse stessi/e e con l'altro/a,
e "il femminile" e "il maschile" possano essere considerate come le due modalità fondamentali di fare esperienza e di conoscere.8/05/08 LG
parallelo con la mia partecipazione al movimento delle donne, a tutto
questo si è aggiunta, dopo la laurea, la formazione in Analisi
Bioenergetica. La mia giovinezza si è abbeverata a queste fonti, mi
considero fortunata per questo.
Al giro di boa dei trent'anni, èbalzato in primo piano il rapporto con i simboli, con il linguaggio
simbolico e il suo impatto sull'immaginazione come motore diorganizzazione psico-corporea.
Il "corpo emozionale" mi si è rivelato"corpo simbolico". Ho cominciato a respirare dentro un
"grande senso" che aveva a che fare col "mistero" come dialogo degli opposti.
"Corpo","simbolo", "mistero" sono così diventati per me concetti profondamente connessi.
In particolare, mi è apparso chiaro come il linguaggio simbolico sia l'unico modo di dire l'indicibile,
di comunicare il rapporto tra gli opposti, quindi, il mistero, senza stravolgerlo, senza
stravolgerne la potenza trasformativa. Il linguaggio simbolico, in tutte le sue forme -corporee come
le danze e i mudra e le asana dello yoga e gli esercizi bioenergetici, iconiche, musicali, letterarie, ecc.
- non definisce, ma evoca la compresenza degli opposti, riproducendola,in questo sta la sua specificità
e la sua importanza.
Sempre più, nel tempo, la pratica bioenergetica mi è apparsa preziosa per lavorare alla
ri-conciliazione delle due modalità complementari che caratterizzano il modo di fare esperienza degli
esseri umani, modalità che possiamo chiamare: dionisiaca e apollinea, seguendo le orme di
Giorgio Colli, docente di Filosofia antica; la modalità ricettiva e quella aggressiva,
secondo Alexander Lowen, fondatore dell'Analisi Bioenergetica; la parte femminile e quella maschile,
lo yin e lo yang, nella fisiologia spirituale del taoismo cinese; i due emisferi cerebrali, secondo la
neurobiologia; ecc.
Mi sembra, dunque, che, in questa cornice di senso, la sessualità - intesa sia come fondamento
dinamico della personalità sia come attività - si riunifichi con l'attività conoscitiva, intesa in
senso esperienziale, come esperienza intensa e profonda di rapporto conse stessi/e e con l'altro/a,
e "il femminile" e "il maschile" possano essere considerate come le due modalità fondamentali di fare esperienza e di conoscere.8/05/08 LG
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