LE POLARITA' BIOENERGETICHE E L'ELABORAZIONE DELLE PROIEZIONI.



"Qualsiasi aspetto della personalità osserviamo, evidenziamo lo stesso principio di polarità. A livello emotivo esso si esprime tramite l'antitesi di affetto e ostilità, collera e paura, felicità e tristezza, e via dicendo. E a livello delle sensazioni primarie si riflette nel binomio piacere-dolore. Ciò significa che chi reprime la consapevolezza del dolore reprime anche la percezione del piacere. (...) L'autoconsapevolezza nasce quando un'esperienza viene polarizzata, ovvero quando è in rapporto con un'esperienza di segno opposto ed è integrata con essa.(...) L'autoconsapevolezza...è lo stato dell'essere che rende possibile la fusione di opposti all'interno del sé e tra il sé e il mondo esterno." (1)
E' proprio il dualismo della natura umana a dar vita all'autoconsapevolezza e alla creatività basata sull'immaginazione. La personalità umana è sempre sottoposta a tensioni interiori tra gli aspetti opposti che la compongono. La forza di coesione garantisce l'integrità, ovvero la capacità di tollerare anche un elevato grado di tensione tra aspetti opposti senza scindersi (2).
Il dualismo della natura umana, secondo Lowen, presenta molte sfaccettature a partire dalla dualità a suo avviso fondamentale, quella tra Io e corpo: 
- l'attività cosciente e la reattività involontaria;
- il conseguimento e il piacere;
- il pensiero e la sensazione;
- la parte adulta e la parte bambina;
- l'individualità e la comunità;
- la cultura e la natura.(3)
Possiamo conoscere queste parti di noi elaborando il modo in cui ci comportiamo nella relazione con le altre persone, perché entriamo in relazione proprio incarnando le varie parti di noi e proiettandone l'opposto sull'altro/a, e così fanno le altre persone con noi.
L'elaborazione delle proiezioni, attraverso una comunicazione significativa con l'altro/a, è la strada per lo sviluppo delle connessioni tra le varie parti di noi.
Elaborare le proiezioni significa anche entrare in relazione con la reale esistenza dell'altro/a così come con la nostra esistenza reale, che è relazionale: imparando ad uscire e a rientrare in noi stessi/e; imparando a percepire le situazioni anche dal punto di vista dell'altro/a; scoprendo che l'altro/a non si esaurisce in quello che noi proiettiamo su di esso/a, in quello che noi percepiamo di esso/a; imparando a percepirci attraverso la sensibilità dell'altro/a.

(1) A. Lowen, Il Piacere, Astrolabio, Roma, 1984, pp.207-208
(2) Ibidem, p.209
(3) Ibidem, pp.210-211

Commenti

Post popolari in questo blog

IL VOLTO CANGIANTE DELLA SOLITUDINE

Disturbi alimentari e terapia bioenergetica

IL DIALOGO BIOENERGETICO TRA MENTE E PANCIA. L'ORACOLO CORPOREO E IL SISTEMA NERVOSO ENTERICO.