Appunti su CORPOREITA' E DOMANDA DI SENSO

dagli anni '70 ad oggi



Negli anni '70, l'entrata in crisi della parabola ottimistica della modernizzazione - ricordiamo l'inizio delle crisi energetiche! - e la conseguente crisi delle ideologie e della politica basata sui partiti ha aperto la strada all'impegno individuale di dare risposta alla domanda di senso.

Nello stesso tempo, i temi della salute e della sessualità diventati questioni politiche e di controllo sociale portano in primo piano la questione della corporeità, a partire da quella delle donne.

Negli anni '80, a tutto questo si aggiunge, dopo il disastro nucleare di Chernobyl nel 1986, la diffusione generalizzata della sensibilità ecologica e della ricerca di esperienze volte al recupero del "rapporto con la natura" fuori e dentro di noi, insieme alla cognizione diffusa della "scissione mente/corpo" attuata fin dalle sue origini dalla cultura occidentale moderna.

Negli anni '90, la "rivoluzione informatica", lo sviluppo delle biotecnologie e la "globalizzazione" dànno ulteriore impulso all'individualizzazione e alla contaminazione della cultura e della società.

Tutto questo ha fatto sì che la questione della corporeità, declinata nei modi più diversi e ibridati, e la ricerca individuale di senso si siano sempre più saldate. Per fare un esempio, pensiamo a come le scelte quotidiane che facciamo rispetto alla salute e alla sessualità siano connesse in modo fondante con la nostra ricerca di identità e, quindi, di senso, ovvero, del significato che attribuiamo all'esistenza umana e al mondo in cui viviamo.


Il punto di svolta degli anni '70 è il 1974 nel quale esplode la "stagione referendaria" - sulle questioni del divorzio e dell'aborto - rispetto alla quale i grandi partiti politici italiani, la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, si trovano spiazzati. Anche le élites intellettuali dimostrano segni di difficoltà e di inquietudine che si manifestano chiaramente nei dibattiti sulla "crisi della ragione" e nell'emergere della questione epistemologica della "complessità". Nel 1979, uscirà il libro del sociologo francese J.-F. Lyotard dal titolo "La condizione post-moderna".

Il decennio si chiude con la divaricazione tra società e politica istituzionale, da cui deriva un potente impulso alla presa in carico a livello individuale della ricerca di senso, all'individualizzazione della società, con l'emergere di nuove forme di solidarietà, di comunità e di agire collettivo.

Gli stessi nuovi movimenti sociali, tra i quali il Femminismo è sicuramente quello più ricco e complesso, si differenziano profondamente dai partiti storici avendo carattere policentrico e molecolare, con posizioni molto diversificate al proprio interno, e perché si organizzano temporaneamente per issues (argomenti), per temi specifici, invece che stabilmente per blocchi ideologici e per programmi complessivi (1).

(segue)


(1) Per i riferimenti storici e politici vedere i testi:

L'Italia repubblicana nella crisi degli anni Settanta. Culture, nuovi soggetti, identità, a cura di Fiamma Lussana e Giacomo Marramao, Rubbettino, 2003;

Nelle maglie della politica di Yasmine Ergas, F. Angeli, 1986.


Commenti

Post popolari in questo blog

IL VOLTO CANGIANTE DELLA SOLITUDINE

Disturbi alimentari e terapia bioenergetica

IL DIALOGO BIOENERGETICO TRA MENTE E PANCIA. L'ORACOLO CORPOREO E IL SISTEMA NERVOSO ENTERICO.